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La piazza del Duomo, detta iperbolicamente anche piazza dei Miracoli, si
apre vasta a Nord della città, tra le cinta del Camposanto, un tratto di mura merlate e
una fila di basse costruzioni. Più che una piazza è una platea erbosa tutta aperta e dilatata, lungo il cui asse centrale si leva, spiccando mirabilmente sul verde del prato, il gruppo dei monumenti marmorei religiosi della città: il Battistero, il Duomo, il Campanile, che incarnano nel modo più perentorio e fantasioso lo spirito di Pisa, all'apogeo della sua potenza di Repubblica marinara, presente con le sue navi e i suoi fondachi in tutto il Mediterraneo |
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Sono
essi che dominano e caratterizzano l'ambiente , determinandone tutti i valori volumetrici
e spaziali, esaltati fino al lirismo. L'allineamento del rotondo Battistero (sec. XII-XIII), rivestito di leggiadre arcate, loggette e cuspidi gotiche, del Duomo (sec. XI-XIII), dalla massa nettamente articolata e coordinata dall'elegante partitura decorativa ad arcate e lesene, e dal Campanile (sec.XII-XIV), famoso per la singolarità della sua statica e non meno prezioso per le aeree loggette che ne alleggeriscono la struttura cilindrica, crea una composizione architettonica mirabile, stilisticamente unitaria, dalla quale spicca una compostezza, una grazia e freschezza degne della classicità greca. è dal rapporto di spazi, di distanze, di proporzioni , di giochi di luce che intercorrono tra questi monumenti, che la piazza riceve il suggello di incomparabile unità urbanistica, quasi fosse nata da un disegno predisposto, mentre si è andata così configurando nel corso di oltre due secoli, fino a realizzare uno degli scenari più fantasiosi e fiabeschi, materiato di biancore di marmi, di verde e di silenzio. |
Piazza del Duomo con la marmorea mole del Duomo. |
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